I motori… della Cappadocia – 2019

Ogni volta che devo partire per un viaggio sento sempre quel misto di desiderio di andare e scoprire e voglia di rimanere e non lasciare a casa nessuno. Non è facile andar via, nonostante mi piaccia fare quello che ho scelto essere il mio lavoro… non è facile!!! Ma ogni volta che parto, scopro, o riscopro, con piacere, angoli di mondo a noi così vicini ma al tempo stesso lontanissimi. La natura sempre ricca di colori, di fiori, di magie che si svelano passo dopo passo. Seconda volta in questa terra ricca di Natura, ricca di Storia, di Cultura e ricca di persone magnifiche, che riescono a donare sempre un qualcosa di unico e di prezioso. Mi piace questo viaggio, ogni volta che mi ritrovo a doverlo organizzare penso che sia una ripetizione ma ogni volta scopro qualcosa di diverso, non per forza di nuovo. Le vallate coloratissime della Cappadocia, le guglie, i morbidi pendii di tufo, i camini delle fate, fiori e cespugli coloratissimi si fondono ad ogni alba e tramonto a creare una tavolozza di colori magnifici. Qui, il passato si fonde col presente creando a volte differenze che sono anche… piccoli capolavori di arte, proprio come la foto scattata al motorino utilizzato per rifornire di arance un piccolo chiosco all’interno di una delle numerose valli che abbiamo percorso a piedi. In questo viaggio, ho avuto modo di consocere meglio le persone che ora vivono a ridosso di quelle che per secoli sono state le dimore di Monaci Cristiani, a detta della nostra guida, questi ora possono essere considerati a tutti gli effetti dei “modern MonK”; ebbene si, queste persone infatti si prendono cura di queste valli, dei loro tesori, naturali e culturali, e li mettono a disposizione dei nuovi “pellegrini” dando anche la possibilità di rifocillarsi e ristorarsi con qualcosa di fresco al loro arrivo.
Dopo la visita approfondita della Cappadocia, abbiamo fatto tappa ad Istanbul… beh, non è la capitale della Turchia ma indubbiamente la città più grande e importante. Da sempre è importante questa città, ponte fra i continenti, è oggi forse l’unica città in cui si possono trovare segni di coesistenza fra le diverse religioni, le diverse popolazioni e le diverse persone che qui abitano da secoli. Istanbul, la Moschea Blu, il Palazzo Topkapi, Ayasofya e il Ponte Galata… beh… luoghi ricchi di significati, ricchi di storia, di cultura, si respira il vero senso del tempo che è passato. La nostra visita è stata estremamente veloce e quindi superficiale, sono sicuro che dovrò tornare in questo luogo per visitarlo come a me piace fare, con tutto il tempo necessario, impegnando le giornate che occorrono per visitare una porzione di mondo degna di essere vissuta e conosciuta. Son rientrato con piacere ma al tempo stesso con la voglia e la curiosità di ripartire per questa terra, sempre così ricca e piacevole da conoscere, sento che non mancherò di ripassare.